Fatmir R Gjata, nato a Fier, Albania il 3/3/1966. Le scuole li ffrequenta nel suo paese natale e lavora nei campi petroliferi come responsabile di gruppo di sfruttamento dei campi di petrolio e del gas. Svolge attività politica già da giovane e nel 1990 e tesoriere dell' partito repubblicano della città di Fier, una delle più importanti del paese. Scrive già da giovane nei giornali del tempo e i cambiamenti politici del paese lo trovano in prima linea. Nel 1991 lascia l'Albania per venire a vivere in Italia dove vive ancora oggi a Castelnuovo don Bosco. Qui lavora per 25 anni a Pino D'Asti come custode del castello del medesimo paese e intanto continua gli studi presso l'università di Torino, nella facoltà di scienze politiche. Lasciando a metà gli studi si concentra in attività letterarie diventando una voce di spicco nelle lettere albanesi. Con 11 libri di poesie scritte diventa un protagonista del panorama letterario del paese. Sono moltissimo i premi ricevuti in diversi paesi come Germania, Kosovo, Albania, Italia, ricevendo anche il titolo di Ambasciatore di pace.
Mi ha guardato con pietà.
Mi passa l'elemosina.
Cicatrici
Conto cicatrici senza memoria
Sulla distesa interrotta dal fiume
Dove scorreva il rio dell'infanzia.
Prosciugato e diventato ghiaccio
Scivola piano e porta con sé
Pezzetti di cinguettii cristallini
Mischiati di lacrime fuse di pietra
Perché mi ricordassi del viaggio
Verso le promesse finché la vita
Mi tolleri ancora.
Campo di lavanda
Spento il mormorio guardo la tua bocca
Lasciando che il pensiero offuschi
Gli ultimi brandelli di difesa
Mi arrendo alle braccia aperte
Sciolto e scosso, l'ultima visione
Prima che il tuo sguardo
Anullasse le volontà di sognare
Spento nella nebbia del profumo
Disteso sul campo di lavanda.
Fatmir R Gjata