Saturno Magazine, Articolo: RIFAT ISMAILI

RIFAT ISMAILI

RIFAT ISMAILI

Il poeta, prosatore e saggista Rifat Ismaili è nato il 24 marzo 1968 a Durazzo, in Albania. Dal 1991 ad oggi vive in Italia, attualmente a Savona. Appassionato di arte e letteratura, ha iniziato a scrivere e dipingere fin dai tempi della scuola. Dal 1986 viene pubblicato su giornali e riviste dell'epoca e continua ancora oggi. Allo stesso tempo, oltre a lavorare come autore, è stato ed è anche impegnato in traduzioni, pronunciando autori come Bukowski, Antonio Skarmeta, ecc. La sua opera è stata pubblicata in italiano, inglese, arabo, spagnolo, russo, turco, uzbeko,cinese, ecc., in alcuni enti letterari di quei paesi. Da sottolineare il coinvolgimento in decine di pubblicazioni diverse in qualità di redattore o revisore. Rifat Ismaili è autore di numerosi libri di diversi generi letterari, sia per adulti che per bambini.
È editore della rivista antologica "Gjurmë penash", che include autori locali e stranieri.
Pubblica periodicamente anche la rivista internazionale di letteratura e arte Kryefjala. Inoltre, pubblica anche la rivista di letteratura per bambini Pena Balerina.
 
 
A CANDELA SPENTA
 
Per vie sconosciute vado come vento,
nel corpo porto soltanto il verde.
Cerco qualcosa che non ha esistenza,
che va e ritorna come sogno lieve.
 
Spesso i dolori, come nubi scure,
crescono senza tregua nel mio cielo.
Dall’autunno i crepuscoli interrotti
mi passano accanto come metafore naturali.
 
Le mie fughe verso terre lontane,
dove il sole splenderà più che mai,
son rimaste impresse come anelli spezzati,
errano nei cieli come stelle senza speranza.
 
Come scogli che al mare si sacrificano,
così crollano sempre le illusioni.
Cerco me stesso tra i rovesciamenti,
a candela spenta nelle ore tarde.
27 ottobre 1993
 
 
 
 
LEGATO DAVANTI AL DESTINO
 
Sulla riva del mare, coi piedi nell’onda spumosa, solo,
assorbo la pioggia negli occhi, e mi smarrisco lontano...
Ah, colmo d’ira e di fiele, incupito e ribelle alla vita,
taccio negli abissi, talvolta nel giorno, talvolta nella notte.
 
Senza colore, curvo come monaco, senza volto,
con la stanchezza dell’essere divido il destino di Sisifo.
Chiuso nel nulla, secco come tronco, nutrimento ai demoni,
lontano dal vero, con l’umiltà della terra e del pane, l’anima custodisco...
 
Non abbiamo due vite: una da soffrire, l’altra da amare.
Siamo l’oggi, del domani non sappiamo se ci chiama il sole all’aurora...
Serbiamo speranza invano, che in nessun luogo ci conduce, scarpe consunte,
tra sorrisi e lacrime restiamo legati, e nel silenzio moriamo...
2019
 
 
 
BALLATA DEL SANGUE
 
Nella dimora dei festeggiamenti
sventolano vessilli di fuoco.
Nei cortili delle case
sbocciano garofani di passione.
Sul marciapiede si ferma una giovane,
vestita d’un rosso ardente:
era la Libertà che camminava,
cantando la sua ballata di sangue.
 
 
 
 
 
NEL SOGNO
 
Nel sogno, i papaveri non conoscono stagioni,
si stringono assopiti accanto a te.
Tendi la mano verso i loro petali
e il polline ti brucia come sangue.
Nel sogno, il mare diventa pista,
insegui delfini e navi lontane.
Le onde si sollevano fino al cielo,
si fanno farfalle impazzite nel vento.
Nel sogno, baci sulle labbra una donna
mai vista, mai conosciuta.
Resta il sapore rosso del suo bacio,
come mosto che riscalda l’anima.
Nel sogno, spesso ti sei scoperto
a cavallo di un destriero d’aria.
Hai corso nei cieli come un folle,
lottando con nuvole e draghi di fuoco.
Nel sogno, sei entrato nella poesia
come in un fiume profondo e segreto.
Ti sei immerso nelle sue acque, hai bevuto al suo seno,
e scalzo, come puledro, correvi tremando.
 

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