Saturno Magazine, Articolo: HAJRUSH FAZLIU 

HAJRUSH FAZLIU 

I DIPINTI SURREALI DEL PITTORE KOSOVARO HAJRUSH FAZLIU 

 

 

Hajrush Fazliu è nato l'8 dicembre 1949 a Gjilan - Kosovo. 

Nella strada dell’ arte spesso vediamo due categorie: quelli che seguono le strade vecchie lastricate di certezze e gli altri, temerari che cercano ad ogni costo strade diverse dalle scorciatoie, dove tutto è fatto di un'altra prospettiva, di un’altra materia e pensiero. 

Sebbene tra gli artisti del mondo vi sia una costante rivalità che appare quasi come guerra invisibile che misura il proprio valore e riconoscimento in base alla propria esposizione, tra mostre, premi, riconoscimenti soprattutto in un mondo social dove la lotta per spiccare è costante, pena rimanere nel buio del pantano dei dimenticati, Fazliu riesce ad emergere vittorioso da quell’oscurità.

Solo perseveranza e il lavoro quotidiano fa sì che un giorno la tua stella brilli. Sto parlando della stella di Hajrush Fazliu: un pittore che piano piano ha fatto cadere i confini, prima quelli nazionali, poi quello terribile dei Balcani ed Europei e adesso vola tranquillo nei cieli del mondo. 

Come le sue linee dei disegni fatte con il braccio aperto in cerca di uno spazio che non conosce fine e per richiudersi lì dove i colori aspettano di essersi imprigionati mentre cercano di fuggire e talvolta sono proprio i colori a dettare le linee in un fantastico gioco. 

Viaggia candidamente sul post contemporaneo, passando tra Matisse e le Fauves, prendendo qualcosa e farlo suo con delle influenze dell’espressionismo più moderno, quasi action painting in memoria di Pollock e altri artisti che hanno aperto la strada e li ha messo le sue linee sinuose.

Le figure sono surreali, ma ben riconoscibili e collocabili, quasi serpentine e sensuali, ma sempre dinamiche grazie anche alle pennellate veloci e precise, sicure e senza paura. 

I colori di mescolano in modo sapiente per ottenere un effetto fortissimo negli occhi di chi guarda. Proprio i colori fanno avere universalità ed immediatezza, sfruttando a pieno la tecnica del colore libero. 

Il simbolismo dell’uovo (di cui Picasso era un amante) presente in molti quadri è un atto di rinascita non solo della vita ma anche della pittura stessa (i colori in antichità venivano fatti mescolando uova e pigmenti) e cercano una nuova origine. A  Fazliu non basta la sua perciò la ricrea ogni volta che può per dimostrare al mondo che i confini non hanno valore spaziando da un nudo melancolico, alle donne forti fino a paesaggi astratti ed onirici, pronti a portare la mente in nuovi orizzonti dove non poteva arrivare prima. Fazliu riesce ad intrappolare l’osservatore nella sua tela, nella sua rete colorata, in questo gioco di cui e maestro.

 

(Da Fatmir R Gjata)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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