Saturno Magazine, Articolo: GIOVANNI GERMANO

GIOVANNI GERMANO

GIOVANNI GERMANO - TRA CANTO E RINASCITA

 
 
 
 
 
Giovanni Germano, nasce ad Eboli il 29/11/1989, stessa data della nascita di Gaetano Donizzetti e della morte di Giacomo Puccini, nonché della nascita di Carlo Levi, che ha dato lustro alla sua città natale. A quattro anni, inizia a cantare e ad esibirsi. A otto anni inizia a studiare canto pop e pianoforte. Prende la licenza in solfeggio al Conservatorio di Potenza a 14 anni e studia privatamente pianoforte. A 23 anni, a causa di un incidente, si iscrive a canto lirico dove, nel 2018, si laureerà con 110 lode e menzione speciale. Lavora dal 2015 al Teatro Giuseppe Verdi di Salerno e ha collaborato con direttori come: Ennio Morricone, Daniel Oren, Donato Renzetti e tanti altri. Ha collaborato con numerosi artisti sia in campo lirico che pop, dove ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali. Insegna musica presso un instituito secondario di primo grado e canto privatamente. La sua voce è quella di lirico spinto/drammatico e ha debuttato ruoli importanti come Cavalleria Rusticana, Tosca e Pagliacci.
 
 
TRA CANTO E RINASCITA
 
 
Avevo tredici inverni,
 un maestro severo,
mi plasmava tra spine,
mai con mani di cielo.
Le notti a cercare
 il respiro,
il suono vero,
mentre il silenzio
 mi cuciva un destino
sincero.
Poi il buio in un lampo,
un braccio che dorme,
ma l’anima intera
 risalì le sue forme.
Tra note spezzate
e battiti lenti,
ho imparato a danzare
 coi venti.
Ed io canto, respiro,
rinasco ogni giorno,
tra il sangue e la luce
che accende
 il mio intorno.
La vita mi sfida,
ma io scelgo il volo,
che in ogni mia nota
 c’è il senso del tutto,
la musica è il dono,
la voce è il mio fuoco.
Due anime piccole
che chiamano "papà",
mi tengono vivo,
più forte che fa.
Nel petto un segreto
 che arde da anni,
ma il canto lo scioglie,
 lo porta lontani.
Un morbo sottile
mi veste di gelo,
ma ogni mattino
 lo sfido col cielo.
Nell’eco di un’aria,
 nei passi sul palco,
mi sento immortale,
 anche quando manco.
Ed io canto, respiro,
rinasco ogni giorno,
tra il sangue e la luce
 che accende
il mio intorno.
La vita mi sfida,
ma io scelgo il volo,
ché in ogni mia nota
c’è il senso del tutto,
la musica è il dono,
la voce è il mio fuoco.
Ho amato l’amore,
 ho amato il dolore,
li ho fusi in un suono
che sa dove andare.
Nel verbo che vibra,
io trovo la pace,
dove la voce abita,
il tempo si tace.
Ed io canto,
respiro, rinasco
ogni giorno,
tra il pianto e la gioia,
 disegno il mio giorno.
La vita mi sfida,
ma io sono il volo,
ché in ogni mia nota
 c’è il senso del tutto,
la musica è il dono,
la voce è il mio fuoco.

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