Saturno Magazine, Articolo: Dott.ssa KOO MYONG-SOOK

Dott.ssa KOO MYONG-SOOK

LA TRASCENDENZA DELLA NATURA E DELLA VITA IN ANGELA KOSTA 

 
 
Dalla Dott.ssa KOO MYONG-SOOK 
Poetessa, Dottoressa in Filosofia (Università di Bielefeld, Germania), Professoressa invitata all’Università Soka (Giappone), Professoressa visitatrice all’Università Waseda (Giappone). Attualmente: Professoressa emerita presso la Sookmyung Women’s University, Membro del Consiglio del Museo Nazionale della Letteratura della Corea, Direttrice del Centro Culturale di Seocho
La raccolta poetica di Angela Kosta "PERLA D’AMORE", è rinata in Corea come una vera Perla d’Amore, grazie alla traduzione in coreano del Dott. Kang Byeong-Cheol. Con gioia profonda e sincera, mi congratulo per questo grande traguard. Grazie alla maestria nella traduzione del Dott. Kang, ho potuto anch’io leggere con facilità le opere della poetessa di fama mondiale Angela Kosta.
 
È evidente che la maggior parte delle poesie di Angela Kosta ha origine nella natura. 
Le immagini di boschi, fiumi, brezza e stelle, non rimangono semplici paesaggi, ma si oscillano come simboli esistenziali. La stella, ad esempio, appare come una lampada che illumina la speranza trascendente. Attraverso la natura, la sua poesia esplora la solitudine fondamentale dell’essere umano, così come la solidarietà e le ragioni dell’esistenza.
 
Le sue opere esprimono anche la vitalità del ciclo della vita, nascita ed estinzione, vita e morte. In particolare, il suo linguaggio è intriso di una voce femminile che trasmette una forza vitale, dolce ma ben salda. Ella canta la volontà struggente di proteggere la vita fino in fondo, pur abbracciando la sofferenza umana. Non si tratta di una femminilità meramente sentimentale, ma di una forza che afferma l’esistenza fino all’estremo.
 
Infine, la sua poesia va oltre la semplice descrizione sensoriale e accoglie il mistero e la spiritualità, inducendo i lettori a riflettere sul significato fondamentale della vita. Le poesie di Angela Kosta non si fermano a una lirica sensoriale, ma si espandono in una dimensione spirituale. 
 
Attraverso la luce delle stelle consolano il dolore umano; nel fluire del fiume rivelano il ciclo della vita; nel respiro del bosco evocano il tempo e la memoria. Per il lettore, le sue opere non costituiscono una semplice “esperienza di lettura”, ma offrono un invito alla contemplazione meditativa. Per questo, la poesia di Kosta spesso risuona come preghiera, inno o meditazione.
 
Nella poesia "Un pezzo di pane", ella canta la sopravvivenza e la condivisione. Il pane simboleggia l’unità minima della sopravvivenza e della vita quotidiana. Kosta considera il pane non come un semplice alimento, ma come il minimo indispensabile di amore e speranza, di cui sostiene l’esistenza. Attraverso il significato di “un pezzo di pane”, ella celebra la dignità, la sacralità e la trascendenza della vita rivelata nelle cose più piccole.
 
Leggendo "La vita", questa non appare come una linea retta, ma come “flusso” e “ciclo”. La vita scorre come un fiume, incrociando luce e oscurità, speranza e disperazione. Kosta non vede la vita soltanto come sofferenza, ma ne sottolinea i cicli, le lezioni e le rivelazioni.
In "L’apoteosi di Beelzebub", affronta la critica del desiderio e del male. Alla fine, la sua voce abbraccia la sofferenza e l’amore umano, la critica sociale e la riflessione spirituale, rivelandola come una vera poetessa universale. 
 
“L’uomo si inginocchia davanti all’ombra da lui stesso creata e invoca il nome di Beelzebub come fosse Dio.” 
 
Con immagini così forti, ella denuncia il culto del potere e la corruzione del desiderio nella società moderna. Ma non si tratta di una semplice satira religiosa: si legge piuttosto come una favola moderna che invita al risveglio spirituale e alla resistenza etica. Il linguaggio di Kosta è conciso, ma ricco di immagini e simboli, di una profondità e ampiezza incalcolabili, pur offrendo sempre al lettore una fresca novità.
 
Dalla: Dott.ssa KOO MYONG-SOOK 
Poetessa, Dottoressa in Filosofia (Università di Bielefeld, Germania), Professoressa invitata all’Università Soka (Giappone), Professoressa visitatrice all’Università Waseda (Giappone)
Attualmente: Professoressa emerita presso la Sookmyung Women’s University, Membro del Consiglio del Museo Nazionale della Letteratura della Corea, Direttrice del Centro Culturale di Seocho
 

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