HYSEN BERISHA - Kosovo – Norvegia
Hysen Berisha è nato nel 1956 a Kramovik, Rahovec (Kosovo). Lui ha studiato Lingua e Letteratura Albanese ed ha esercitato la professione per 20 anni, ma, per ragioni politiche purtroppo non in patria Attualmente vive in Norvegia dal 1990. Dal 2015 Hysen Berisha è Membro della Lega degli Scrittori Norvegesi e dal 2018 è Membro della Lega degli Scrittori del Kosovo e del Club Letterario “Naim Frashëri” di Përmet. Berisha ha scritto quattro drammi: L’ologgio Fermo, La guerra non è finita, Famiglia Teraba e L’Assemblea degli Animali. Inoltre ha scritto tre romanzi: Ferite invisibili, Gurana e ARBA. Alla sua attività si aggiungono due raccolte di racconti: Aria con uccelli feriti e Delusione e Sdoganamento, altre due raccolte di poesie: Lì dove la parola pesa e Vita di valigie.
Hysen Berisha ha scritto inoltre Il Fiore nel Mondo dei Ricordi, una raccolta di 33 ricordi dei suoi amici nel primo anniversario della morte di sua moglie. Hysen Berisha attualmente vive a Ski (Norvegia).
SE NON VERRAI… ARRIVERÒ
Come i rosari in fila conto i giorni
da quando la tua anima
come un coltello ti dividesse
Volando sempre più lontano
come sposa con un’altra galassia.
Come gli altri,
non abbiamo vissuto molto insieme
eh, come volarono velocemente quarant’anni! Dopo i ricordi che
come un fiume trascorsero.
Vuoto resta il nostro letto una volta vivace
Come i rondini volano i ricordi
Intorno alla mia testa,
come l’ape con un alveare.
Insieme alle esitazioni si confondono
a volte con gioia,
a volte come una canzone,
a volte come una tragedia.
I ricordi sì,
si schiudono come un’ape in inquietudine,
la malinconia divora l’anima che arde.
Spesso chiedo:
Perché non diventi una divina signora?
Ritornando sulla terra o portarmi in Paradiso? Intorno a me ghirlande di fiori mi circondano
con colori diversi sopra il cielo
sulla Terra solo mucchi di spine e cespugli. Quindi, poiché da me non venisti
Aspettami! Arriverò!
DEVO DIRTI ADDIO?
(Al primo anniversario dalla morte della mia amata Fiore)
Il sonno, così come raramente,
all’alba si interruppe
uno strato di neve copriva la Terra.
Confuso pieno di timore da Te arrivai
Il mazzo di fiori a lungo
rimase nelle mie mani.
Si dice sempre: il Tempo le ferite guarisce
per quanto mi riguarda si moltiplicano!
Negli angoli dell’amore,
scorre la mente
coprendo i fili del dolore.
I fiori e il gelo la mano mi ghiacciò
Un anno intero senza di te…
immerso nella caverna più buia.
Una vite pianterò sul tuo capo,
Restando lì,
chiunque i fiori porterà.
Questo bouquet di parole
ti regalo quest’anno
male rimasi quando i miei i fiori non ricevesti.
Nascosta sotto terra, posso dimenticarlo
ma è così difficile per me dirti:
Addio!!!
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