Saturno Magazine, Articolo: MARIA CAPUTO

MARIA CAPUTO

MARIA CAPUTO  

 
 
 
Maria Caputo è poetessa, scrittrice, autore di canzoni, ed è attiva in molte collaborazioni. Nasce a Villamaina un paesino in provincia di Avellino, Italia e scrive da quando era ragazza. Ha pubblicato tre silloge: "Sprazzi", "Tsunami", e "Note Di Poesia"
 
 
 
SCHEGGE NELL'ANIMA
 
 
Sul tavolo dei ricordi, 
ho inghiottito chiodi, 
avvelenati.
È stato battuto 
ripetutamente, 
un martello, le schegge 
si sono sparse ovunque. 
Nella memoria delle emozioni. 
Nel cuore dell'anima 
limpida e chiara. 
Poi solo pensieri 
turbolenti, neri. 
Niente più come prima. 
La notte inghiotte, 
tutta la melma. 
L'ultima goccia, 
corrode ogni discrepanza. 
Non c'è più posto per le cattiverie. 
Il vento soffia via le parole, un palpito, 
dentro la stanza, 
uno sbattere di ciglia, 
uno sguardo al mio volto, 
noto come non mi rassomiglio... 
 
 
 
TSUNAMI
 
 
Nuvole di pensieri, 
sovrastano il tramonto, 
di luce di gioia; 
dentro la sera, 
alberga il profumo del mare…
Acqua cristallina, 
si spiega all’onda, 
la vuole abbracciare… 
E rumore di mille battiti, 
dentro una conchiglia.
Una farfalla, cala 
il sipario, sulla notte, 
mentre lo tsunami, 
vuole esplodere, 
dentro un raggio di luna… 
E’ la notte delle fate.
E pullulano i desideri, 
fremono in contumacia, 
dentro sospiri, 
ululano e stridono al vento...
Folate di sale,
vanno a dar sapore all’infinito… 
Una coperta di stelle, 
riscalda e illumina,
il sogno più bello.
Un’alba di dolcezza, 
va a incorniciare un nuovo giorno di pensieri, 
tra il respiro del mare, 
tra il solletico del sole…
In lontananza, ormeggia 
e canta un pescatore… 
 
 
FIGLI DELLA TERRA…
 
Terra, 
di chi sul letto giace, 
di chi ormai ha trovato la pace… 
Di chi ha unito le braccia, 
ha deposto le armi… 
E ha richiamato i cani… 
E’ finita la caccia! 
Odore di pioggia , 
s’intravede l’arcobaleno, 
ritorna il sereno…
Sotto la grande quercia, 
una lucertola non lascia traccia, 
un bambino si riposa e fa capolino, 
pianta le sue radici, 
piccino piccino, 
le innaffia col sudore, 
e con tutto l’amore…
E un nuovo giorno, 
avanza, intanto, 
camminiamo e siamo tanti, 
siamo cresciuti, 
siamo avanti, 
non abbiamo capito niente.
Le cattiverie sono sempre tante, 
si nasce, si cresce e si finisce, 
ma, la terra non ci tradisce... 
sapore lieve, di vino nel bicchiere, 
di sole, pane e amore…
ricordi del mio paese, 
che sorge ridente, 
sulla collina che al sole s’inchina…
La gente fa festa, 
per le strade s’affretta, 
ride balla e scherza…
 
 
 
 

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