Nata a Roma, Sabrina Morelli ha completato i suoi studi classici nel 1989 presso il Liceo Giosuè Carducci. Nel 1993, ha conseguito la laurea in giurisprudenza all'Università Sapienza di Roma, ma non ha intrapreso la carriera di avvocato, poiché si è appassionata all'informatica. Ha seguito un corso triennale nel 1990 presso la Wall Street Institute di Roma, specializzandosi nella programmazione in linguaggio C, Cobol, Unix e nei programmi Windows. Attualmente, è speaker radiofonica per un programma culturale su Radio Studio 107 Milano e conduttrice televisiva su Lombardia TV. È membro del Senato Accademico dell’Accademia Culturale Internazionale Cartagine 2.0 ed è Direttrice del Dipartimento Radiofonico dell’Accademia Tiberina di Roma. 

È anche socia a vita della Società Dante Alighieri e giurata per il concorso di poesia Internazionale Lettere Al Sempione 2024. Inoltre, ricopre il ruolo di Vicepresidente del Premio Letterario Europeo Oscar Wilde 2024 e del premio parlamentare Comunicare l’Europs. È membro Onorario di Wikipoesia, accademico dell'Accademia di Letteratura e Arte Nazionale Ruggero II di Sicilia e in passato è stata inviata pubblicista per la Rivista d’arte e letteratura Live Show Magazine. Morelli è una scrittrice pluripremiata. Ha partecipato al Premio Strega Poesia 2023-2024 e al Premio Campiello 2023.

 

FIORI D ’ANIMA

 

Son fiori d'anima

le parole che sbocciano,

l'essenza di ogni frase

si disperde nell'aree

ove la brezza attende

diamantina e il flusso

dell'emozione attesa

avvolge il cuore.

Son fiori d'anima

le parole che feriscono,

come spine di rosa

il cui colore dei petali

attenua il dolore profuso

e in un bocciolo

si riscatta il male

sradicato dal suo virgulto.

Si schiudono le corolle

tra labbra e versi veri,

le eristiche sinfonie

rendono il vuoto musica

e il profumo diviene estasi.

Son fiori d'anima

i pensieri mai scritti,

vagano nella mente

ricordandoci che siamo

un continuo trasmutare

nel costante vagare liberi.

 

POLVERE DI STELLE

 

Siamo polvere di stelle

in questo universo

senza più una pelle,

respiriamo squarci d'anima,

asfissiati dal dolore

che si stratifica e domina.

Dispersi dentro noi stessi,

abbiam perso le parole

in un vocio di rime sole,

abbandonati, prosciugati

o semplicemente uomini

poveri e dannati,

perché la guerra è ipocrisia,

una forza codarda

tra falsità e tirannia.

Siamo polvere di stelle

in questa realtà triste e ribelle,

cerchiamo quella formula segreta

che tramuti il male in pietra,

per lottare con lacrime e massi,

per annientare quegli eccidi

che divengono abissi.

Eppure sotto questo cielo

sembra tutto così bello,

mentre, in un angolo del mondo,

muore un altro bimbo,

muore un altro fratello.

 

ANGELI BIANCHI 

 

(Dedicato al reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma)

 

Mani giunte attendon la sera,

il cuore di una mamma palpita e spera

regala quel sorriso appena accennato

baciando il capo del suo bimbo addormentato.

"Dolce tramonto invoco la tua clemenza,

domani fa che io possa donare un'altra carezza

su questo viso stanco che gioisce nel dolore

su questo corpo gracile che vive nel mio amore".

Ogni rintocco sembra una condanna perenne,

un letto minuto accoglie un guerriero indenne

lotta per quell' istante che a noi pare vano

ritrovando la forza nel sol stringere una mano.

Angeli bianchi in attesa di risvegliarsi ancora,

combattono contro il tempo attendendo l'aurora

giganti coraggiosi in un mondo di circostanza

spicchi di sole il cui cielo è racchiuso in una stanza.