Saturno Magazine, Articolo: LA BELLEZZA DELL’ARTE DI BIAGIO FORTINI

LA BELLEZZA DELL’ARTE DI BIAGIO FORTINI

 

LA BELLEZZA DELL’ARTE DI BIAGIO FORTINI

 

 

A CURA DI VESNA ANDREJEVIĆ

POETESSA, SCRITTRICE, TRADUTTRICE E CRITICO LETTERARIO

 

 

         

 

La bellezza è negli occhi di chi guarda. È vero. Questa bellissima e antichissima frase, inoltre attribuita a Platone che alla sua epoca rifletteva su un senso più profondo del concetto di bellezza, concepita come una possibilità e uno strumento per l’essere umano per raggiungere il massimo di Essere ovvero il massimo del valore morale, rappresentato dall’idea del Bene, oggi può essere utilizzata per qualsiasi cosa, dal mondo di natura a quello dell’arte. Però, l’essenza è sempre la stessa: le sfumature di bellezza danno sia il colore che il calore alla nostra vita. Il colore entra tramite gli occhi scaldando immediatamente la nostra anima e il nostro cuore. È proprio l’effetto che ci fa una bella e avvolgente fotografia. Ed è anche questa impressione che ci crea la maestria del fotografo italiano Biagio Fortini.

 

          Un appassionato viaggiatore in diversi paesi del mondo, attraverso i suoi scatti fotografici, Fortini ci porta nel mondo di poesia e prosa con le proprie immagini, che con gli anni di esperienza e dedizione sono diventate copertine di oltre settanta opere letterarie, pubblicate tra Stati Uniti, Canada, Francia, Italia, Grecia, Albania, Kosovo, Romania, Turchia, Filippine, India, Serbia, Cile e Argentina. Ed è qui che comincia la vera sintesi e la sinestesia della sua ma anche della nostra esperienza artistica. Una vera rivelazione di meravigliose immagini di natura, volti, colori, emozioni, sentimenti, eventi, cambiamenti di stagioni, umori e suoni silenziosi, ma assai visibili a sempre pronto e curioso l’occhio del professionista, tutto questo, accolto al posto giusto al momento giusto e raccontato con la mano sicura e l’anima tenera del grande artista.

 

          Anche se le sue fotografie parlano da sé, Fortini è sempre presente. Questa immensa abilità, accompagnata dalla grande sensibilità e poi tradotta nell’evidente desiderio di condividere la propria emozione con il pubblico, si nota particolarmente nelle spettacolari immagini di natura, prese nei vari ed assai distanti luoghi dalla sua terra natia di Cremona e di Bergamo, dove risiede. Fortini è dunque, un fotografo di movimento. In ogni senso. Ed ecco perché. Anche quando ci presenta i momenti assolutamente fermi e “senza fiato”, colti nella propria grandezza di silenzio, si sente per non dire anche tuona il movimento della natura, incantata e presa dall’obiettivo del professionista. È proprio tale la copertina della raccolta di versi della poetessa Irma Kurti, intitolata “La tua immagine tra le mie dita”, nella versione tradotta in lingua serba, dove Fortini è riuscito maestosamente a cogliere “il silenzio del mare in tumulto”, il simbolo della sensibile anima della poetessa. L’immagine del bacio del sole cadente, la cui l’ombra dorata emerge sulla superficie dell’acqua quasi addormentata, e delle onde giocose che come il vento sussurrano le emozioni anche del fotografo, prima all’orecchio e poi allo sguardo del lettore, testimonia il grande talento di Biagio Fortini. Qui possiamo parlare anche di un intero "filone" fotografico con le immagini di mare tra una "marea" delle fotografie di natura scattate sempre non solo dai vari angoli di vista del suo obiettivo, ma anche con la grande e sempre diversa per non dire "variopinta" curiosità del suo occhio fotografico. E sempre, ma proprio sempre nel centro del suo obiettivo si trova la bellezza dell’oggetto preso, descritto, ma prima di tutto narrato, ed a volte a suo modo, anche poetato. Ecco perché Fortini ha tanto successo con le copertine delle varie opere letterarie. Le sue immagini non sono solamente le fotografie, belle e ben prese, bensì figurano come i veri racconti che accompagnano i versi, le righe, le immagini, le storie, i personaggi ecc. dei diversi autori ed autrici che gli si rivolgono con tanta fiducia, in quanto convinti che la sinestesia tra gli affetti, le emozioni, i colori, i movimenti ed i momenti filtrati tra l’occhio poetico e fotografico vanno sempre nella stessa direzione. Quella che porta sempre alla bellezza della parola e dell’eccellente scatto fotografico.

 

          Un altro elemento o un “piccolo” dettaglio importante del filone fotografico di Fortini, rispecchiato nelle immagini di natura, è il sole ossia la sua energia movente che pulsa dalle sue fotografie. Il sole che sorge, cala, si tramuta in mille colori tra le foglie autunnali, i porti estivi, le spiagge invernali desiderose dell’arcobaleno solare che sta per arrivare, il sole combattente e vittorioso sulle nuvole già sorridenti, pronte ad ammettere la propria sconfitta sia davanti alla potenza e bellezza della più abbagliante stella, che davanti alla straordinaria abilità del fotografo.

 

          I paesi, i luoghi, le città, i continenti ecc. che rivelano i propri costumi, le usanze, le tradizioni, tutto questo scritto, letto e scoperto sui volti umani che ci narrano millenni dell’esistenza umana e terrestre, ci rivela un’altra tendenza e destinazione artistica di Fortini. Il viaggio delle immagini, perché la camera e la mente del fotografo è sempre in viaggio e in ricerca di un’altra scoperta, ora ci svela il segreto del suo successo dando nello stesso tempo la riposta perché Fortini è davvero un eccellente fotografo. Così, l’immagine del vecchio sciamano indiano, scattata durante il lungo viaggio in India tanti anni fa, potrebbe essere scattata oggi, ieri, qualche anno, secolo o millennio fa. In breve, è eterna, cosmica, universale. Perché l’artista ha saputo cogliere non solo il giusto momento e la giusta espressione, bensì ha saputo osservare tramite gli occhi del proprio “oggetto”, la propria fotografia. La prima ed essenziale virtù di ogni bravo fotografo è la capacità di avere l’ottimo spirito di osservazione. Ed è proprio qui che l’immagine comincia a parlare, prima da sé, e poi a noi osservatori. Ma a capire tutto questo, deve essere prima di tutto il fotografo. E Fortini questo lo sa eccome. Sa anche che da qui nasce la pazienza che gli permetterà di catturare l’istante perfetto. Tutto questo ci scopre la fotografia dell’anziano sciamano, nello stesso tempo calmo e saggio, gioioso e pacato, presente ora e qui, ma allo stesso tempo lontano nel tempo e dal luogo dove è stato ripreso. In breve, vissuto, vivo ed immortale nella fotografia di Fortini.

 

          E per finire in bellezza questa modesta osservazione dell’arte di un fotografo straordinario come è Biagio Fortini, aggiungiamo ancora qualche riga che merita il capolavoro della sua sessione fotografica intitolata “L’India”. È l’immagine di una giovane ragazza indiana, proprio del suo perfetto volto, truccato e abbellito con le tradizionali collane della sua religione, colto in perfetta angolazione e simmetria, ma anche in perfetta armonia con la sua radiosa anima. È il ritratto e l’omaggio non solo alla sua immensa bellezza e al suo invincibile carisma, ma anche all’altra indispensabile qualità che ogni fotografo di successo deve possedere, ossia l’empatia umana e professionale da cui nasce la capacità del professionista di coinvolgere il proprio pubblico con un messaggio che arriva direttamente al cuore svegliando l’empatia ovvero il calore. E si sa bene che il calore del nostro cuore è sempre il più brillante colore della nostra vita. Fortini come un grande fotografo ed artista lo sa benissimo. E sa benissimo anche riconoscere il momento quando deve fare un passo indietro per lasciare la propria opera parlare da sola. E l’unico modo in cui può sentirla sussurrare in silenzio che: “It’s not the camera, but who’s behind the camera (Non è la camera, ma chi c’è dietro la camera). E tutto questo per il suo, il nostro e l’universale Bene. Proprio quello di Platone.

 

                                                                                                         

                                                                                                           VESNA ANDREJEVIĆ

 

Poetessa, scrittrice, traduttrice e critico letterario

 

 

 

 

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