Saturno Magazine, Articolo: IRIS CALIF

IRIS CALIF

(FOTO: la seconda foto che ritrae Iris Calif, è Una combinazione di fotografia e pittura dell’artista internazionale Zehava Neter. Per approfondimenti vi invitiamo alla lettura di una sua presentazione nella rubrica Arte costume e società)

 

Presentazione di Iris Calif

A cura di Francesca Gallello Gabriel talo Nel Gòmez

 (Traduzione in taliano a cura di SATURNO magazine)

Presentare Iris Calif non significa semplicemente parlare di una poetessa, ma accogliere un'anima, un respiro antico e puro che attraversa le parole e arriva dritto al cuore. Iris è una creatura poetica, un ponte tra mondi visibili e invisibili, tra sacralità e corporeità, tra la ferita e la rinascita. Le sue poesie sono frammenti viventi della sua interiorità, specchi che riflettono la sua sensibilità profonda e la sua visione mistica del mondo.

Il suo linguaggio è universale. Nei suoi versi si avverte la vibrazione della storia, del deserto, della preghiera, della donna, dell’infanzia e della fede. È una voce che appartiene al presente ma che riecheggia dal passato più remoto, carica di simboli, sogni, memorie sacre e spiritualità.

Iris non scrive solo con la penna: scrive con la pelle, con le lacrime, con le visioni. Ogni sua poesia è una danza tra il visibile e l’invisibile, tra la voce interiore e l’eco del divino. E dietro ogni parola, si avverte l’anima di una donna dolce, forte, luminosa nella sua vulnerabilità. Una donna che ha scelto la vita, l’amore e la poesia come atti di resistenza, guarigione e offerta.

Amo il suo stile poetico perché non è mai banale, mai scontato: scava, interroga, trasfigura. Lascia una scia, un pensiero che rimane sospeso dentro il lettore, come il profumo persistente di una visione. Le sue poesie non si leggono soltanto: si ascoltano, si respirano, si sentono. E soprattutto si ricordano. Sono un rifugio e uno specchio per chi cerca parole vere, parole che fanno vibrare e pensare, parole che consolano e accendono.

Analisi filosofica e letteraria dello stile poetico di Iris Calif

 

La poesia di Iris Calif si colloca in uno spazio di confine, tra materia e spirito, tra il mondo terreno e quello celeste. Il suo sguardo è quello di chi ha vissuto esperienze di frattura e le ha trasformate in visioni luminose. L’esperienza personale – come il dolore, la solitudine, la malattia e la fede – diventa una lente attraverso cui leggere il mondo.

C’è in Iris una tensione costante verso il sacro, ma un sacro che non è mai astratto: è incarnato. Il corpo, soprattutto quello femminile, è al centro del suo linguaggio poetico, non come oggetto, ma come tempio e strumento di comunicazione con il divino. L’abito, la nudità, le lacrime, il respiro, la danza del cuore: ogni elemento corporeo è immerso in un simbolismo che trascende il quotidiano e apre varchi verso dimensioni superiori.

Il suo vocabolario è denso di immagini arcaiche e potenti: la luna, il vento, il deserto, l’acqua, il cielo, l’anima, la Torah, l’angelo, il cuore. Sono simboli che attingono sia dalla tradizione ebraica che da una spiritualità universale. La sua è una scrittura che sfugge alle etichette: è mistica, ma profondamente umana; è onirica, ma fortemente radicata nella realtà; è femminile, ma universale.

Nella poesia "Your Beauty Shall Exalt as A Desert" il deserto diventa metafora della bellezza pura e solitaria, un luogo interiore dove l’amore si fa preghiera e la voce incontra il sole sacro. In "Angel of Life", la figura angelica consola e guarisce, rivelando l’invisibile forza della rinascita. "A Woman as Brook of Desert", forse una delle più potenti, trasforma la figura femminile in un corso d’acqua nel deserto: fragile ma necessaria, viva, irriducibile, sacra.

Confronto con lo stile classico e moderno

Pur nella libertà formale del verso libero, Iris Calif mantiene una musicalità antica. Le sue poesie non seguono regole metriche rigide, ma possiedono una struttura interna fatta di ritmo, suono e respiro. Questo la avvicina al simbolismo, al misticismo poetico di autori come Rainer Maria Rilke, o alla tradizione delle poetesse mistiche del Medioevo. Ma al tempo stesso, la sua voce è decisamente contemporanea: parla di ferite moderne, di solitudini urbane, di identità, corpo, spiritualità nella società di oggi.

La sua forza sta proprio in questa sintesi tra antico e nuovo, tra classicità e modernità. I sentimenti che muovono la sua scrittura – l’amore, il desiderio, la fede, la perdita, la speranza – sono eterni. Ma il modo in cui li esprime è assolutamente originale, attuale, autentico.

Iris Calif non è solo una poetessa da leggere, è una poetessa da ascoltare con l’anima. Le sue parole sono carezze e scosse, grida e preghiere. Leggerla è un privilegio, ma anche una responsabilità: quella di lasciarsi toccare davvero.
Nel suo universo poetico, ogni verso è un atto d’amore e di resistenza. Ogni poesia è una soglia, un altare, una luce che continua a brillare anche dopo l’ultima parola

 

Francesca Gallello Gabriel Italo Nel Gòmez


Presentation of Iris Calif
By Francesca Gallello and Gabriel Italo Nel Gómez

Presenting Iris Calif does not simply mean speaking about a poet—it means welcoming a soul, an ancient and pure breath that passes through words and reaches straight to the heart. Iris is a poetic being, a bridge between visible and invisible worlds, between sacredness and corporeality, between wound and rebirth. Her poems are living fragments of her inner world, mirrors that reflect her deep sensitivity and her mystical vision of the world.

Her language is universal. In her verses, one feels the vibration of history, of the desert, of prayer, of womanhood, of childhood and of faith. Hers is a voice rooted in the present but echoing from the most distant past, filled with symbols, dreams, sacred memories, and spirituality.

Iris does not write only with a pen: she writes with her skin, with her tears, with her visions. Each of her poems is a dance between the visible and the invisible, between the inner voice and the echo of the divine. And behind every word, one senses the soul of a sweet, strong woman, luminous in her vulnerability—a woman who has chosen life, love, and poetry as acts of resistance, healing, and offering.

I love her poetic style because it is never banal, never predictable: it digs deep, it questions, it transfigures. It leaves a trace, a thought that remains suspended within the reader, like the lingering scent of a vision. Her poems are not merely read: they are heard, breathed, felt. And most of all, they are remembered. They are a refuge and a mirror for those in search of true words—words that make you tremble and think, words that console and ignite.


Philosophical and Literary Analysis of Iris Calif’s Poetic Style

The poetry of Iris Calif is located in a liminal space, between matter and spirit, between the earthly world and the celestial. Her gaze is that of one who has experienced rupture and transformed it into luminous visions. Personal experiences—pain, solitude, illness, and faith—become a lens through which to read the world.

In Iris, there is a constant tension toward the sacred, but a sacred that is never abstract: it is embodied. The body, especially the female body, is at the center of her poetic language—not as an object, but as a temple and a medium of communication with the divine. Clothing, nakedness, tears, breath, the dance of the heart: every bodily element is immersed in symbolism that transcends the everyday and opens gateways to higher dimensions.

Her vocabulary is rich with archaic and powerful imagery: the moon, the wind, the desert, water, the sky, the soul, the Torah, the angel, the heart. These are symbols that draw both from Jewish tradition and a universal spirituality. Her writing escapes categorization: it is mystical, yet deeply human; dreamlike, yet firmly grounded in reality; feminine, yet universal.

In the poem "Your Beauty Shall Exalt as A Desert", the desert becomes a metaphor for pure and solitary beauty—an inner place where love becomes prayer and the voice meets the sacred sun. In "Angel of Life", the angelic figure consoles and heals, revealing the invisible force of rebirth. "A Woman as Brook of Desert", perhaps one of the most powerful, transforms the female figure into a stream in the desert: fragile yet essential, alive, irreducible, sacred.


Comparison with Classical and Modern Styles

Despite the formal freedom of free verse, Iris Calif maintains an ancient musicality. Her poems do not follow rigid metrical rules, but they possess an internal structure made of rhythm, sound, and breath. This brings her close to symbolism, to the poetic mysticism of authors such as Rainer Maria Rilke, or to the tradition of mystical women poets of the Middle Ages. At the same time, her voice is distinctly contemporary: it speaks of modern wounds, urban solitudes, identity, the body, and spirituality in today’s society.

Her strength lies precisely in this synthesis between old and new, between classicism and modernity. The feelings that drive her writing—love, desire, faith, loss, hope—are eternal. But the way she expresses them is entirely original, current, authentic.

Iris Calif is not just a poet to be read—she is a poet to be listened to with the soul. Her words are caresses and jolts, cries and prayers. Reading her is a privilege, but also a responsibility: that of truly allowing oneself to be touched.

In her poetic universe, each verse is an act of love and resistance. Each poem is a threshold, an altar, a light that continues to shine even after the last word.

Francesca Gallello Gabriel Italo Nel Gómez

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Biografia

Iris è nata e vive in Israele. È una scrittrice internazionale, poetessa, danzatrice, editor e traduttrice di poesia in ebraico.
È responsabile delle relazioni estere nella rivista online di cultura, letteratura, arte e poesia “The Direction of the Holy Spirit Wind” (“Bekiovn Hroh”), dove è anche traduttrice e editor di poesia mondiale e curatrice di antologie internazionali. Collabora inoltre con la rivista di cultura e lifestyle “Mokasini” e con la sezione “World Poetry” sul sito letterario “Rooms” (“Hadarim”).
È membro dell’Associazione dei Compositori, Autori e Editori ebrei in Israele, denominata ACUM.

Iris ha ricevuto il Premio Internazionale di Letteratura Italia – Milano 2024: il premio speciale per l’eccellenza “Città del Galateo” nella categoria scrittori stranieri di tutto il mondo, per poesia e narrativa su tema libero, grazie alla poesia da lei scritta “Angel of Life”.
Nel 2023 ha ricevuto il premio per i migliori poeti internazionali da The Journal of Rendition of International Poetry – IPTRC [Multilingue] in Cina, ed è stata selezionata come una dei “20 Top International Journalists for the year 2024” da Legacy Crown’s – Asia.
Ha inoltre conseguito un diploma dall’Unione Russa degli Scrittori Professionisti e dalla rivista internazionale Arina NN, registrata presso il Ministero della Cultura della Russia, per il suo contributo al mondo della cultura con la International Poetic Community nel 2022.

Iris è capo del dipartimento di collegamento israeliano della rivista letteraria e artistica di Hong Kong ed è membro dell’Associazione mondiale degli artisti e scrittori SAPS. Partecipa al comitato editoriale del World Poetry Yearbook 2024 (edizione inglese) e ha ottenuto un dottorato honoris causa dal Forum Internazionale per la Creatività, Umanità e Coesistenza del Regno del Marocco.

Iris discende da una linea di cabalisti, ed è benedetta con il dono della profezia dello spirito del cuore e con la capacità di comunicazione e visione, che si esprimono nella sua scrittura mistica e cabalistica, arricchita da tocchi spirituali dei mondi superiori e nascosti. Per lei è una benedizione brillare con lo spirito della voce ebraica, nata dall’amore, dalla vita e dalla fede nel Creatore del mondo – nostro Padre nei cieli.
“E mentre volo con lo spirito della mia anima, porterò l’aureola sacra della luce della mia voce ebraica d’amore, nel mondo eterno delle ali della colomba dello spirito di Dio, della terra-viva pace” – Iris Calif.

Tre libri di Iris sono già stati pubblicati: “In a Mysterious magical path Lolita breathes” (2001), “A Pure Wild moon” (2017) e “The daughter of God” (2020). Attualmente sta lavorando al suo quarto libro.
Le sue poesie sono state pubblicate e lette in radio, televisione, internet, riviste e giornali nazionali e internazionali, e in antologie in tutto il mondo. Sono state tradotte da poeti internazionali in molte lingue, tra cui spagnolo, bengalese, nepalese, arabo, cinese, turco, assamese, russo, albanese e italiano.

Le poesie di Iris sono state presentate in numerose mostre prestigiose e internazionali in Israele, come “Crowns of Winter” (gennaio 2023), dove una sua poesia tradotta in bengalese è stata esposta insieme a poesie di sette poeti internazionali, tutte tradotte ed editate in ebraico da lei. Anche nella mostra “Black-Red-White” sono state esposte versioni tradotte di poesie scritte da cinque poeti internazionali da Iris.
Più recentemente, le poesie di Iris, tradotte in cinese, italiano, spagnolo e arabo, sono state presentate alla mostra universale “Butterflies of Peace”, che ha incluso poesie di 21 poeti da tutto il mondo, tradotte in ebraico da Iris.

La poesia di Iris riflette il viaggio interiore della sua anima, che guarda attraverso l’amore, sogna la vita e respira mondi sacri e nascosti. La sua poesia è simbolo ed espressione della sua vittoria sull’anoressia e della sua coraggiosa scelta di vita e amore.
“E nella mia anima viva Iris, Iris del cielo azzurro
Il mio spirito danza la voce viva della vita sacra di Dio” – Iris Calif.

La terra dei miei cieli celesti dei miei mondi poetici nel vento dei mondi della vita sacra nascosta.
La mia poesia è nel cuore dell’anima della terra celeste, dell’aureola sacra di vento di luce, e nell’anima dei cieli e dei mondi della mia anima creata, che si inchina, danza e prega per la natura della vita di Dio e illustra i miei desideri nel viaggio dei mondi del vento, dell’amore, della vita, della santità e del nascosto, dal profondo della fiamma della tempesta.
Da desiderio, luce, dolore, frattura, solitudine, paura, speranza, purezza, femminilità, maternità e l’eterno “Donna bambina” che respira in me mondi eterni di vita sacra nascosta.
– IRIS CALIF

 

 

 

POESIE DI IRIS CALIF

La tua bellezza si esalterà come un deserto

Mio amato

Nell’alba della notte nascosta della Luna di fuoco
Il mio respiro si è fermato, il mio corpo batte
Speziere d’amore oltre l’oceano
Io sono la sacra Iris viola, un fiore umano puro
Nella pioggia che gocciola, cammino in silenzio
Incinta nel campo della pura selvatichezza
Piego la mia passione d’amore allo spirito di Dio del tuo corpo
Abbracciando il cuore della mia “Torah celeste”
Con le mani della sacra aurora nascente
Il sole santo accarezza la mia voce
E prego nell’albero dorato delle tue porte

Dio
Signore dei mondi
Le mie lenzuola innevate coprono i sogni del mio cuore
La mia piccola lacrima gocciola
Illuminando per l’eternità il santo
Versando l’universo
Per la sera che scolpisce spazi sabbiosi

Una Donna Iris Ragazza
Come un puro fiore umano selvatico

E la tua bellezza si esalterà come un deserto
Soffiando verso il cielo nella tua solitudine
Innamorandosi oltre l’oceano della mia vita

Dal libro “Figlia di Dio” ©

 

La luna di Dio

Stanotte; la voce della luna di Dio si alza e gli angeli del Nilo portano la sacra Alba del mio corpo

Nel fiume i confini dell’anomalia sacra
Verso lo Spirito nascosto
Per un digiuno d’inverno, l’universo dei miei passi sarà un cammino
“Signore degli eserciti” “Re dell’onore”
Il Dio dei Mondi, il Creatore del Vivente
La mia voce soffiata si distingue nel crepuscolo della Tua santa Torah
Svegliandosi nell’anima della terra
Salvatore dell’esistenza nell’esalazione dei giusti
La notte supera le storie d’amore nel piacere dell’oscurità
Al mio corpo nudo nel Silenzio delle Stelle
Attraversando una montagna di cielo
e nei campi del vento dorato degli angeli misteriosi.
Il mio respiro è estraneo
Sulla Luna di Dio
Inchinando il mio sogno
Diffondendosi come un richiamo
Nella polvere dell’anomalia

Dal libro “Figlia di Dio”

Angelo della vita

Un raggio dorato tocca il mio corpo

Stanotte, Dio creatore manda alla mia anima ferita un angelo d’amore
E nel manto del silenzio avvolge i miei occhi verde terra
Mondo sacro germogliato
Formando corpi d’amore in un dolce flusso per sempre

Io sono la ragazza errante
La mia paura nella pioggia che si infittisce sta annegando la mia solitaria iris
E sul mio corpo nudo c’è l’abito del Dio del cielo
E il mare inonda i miei occhi verdi nascosti

Angelo della vita

 

 

Le candele dell’anima

Nel silenzio della luna il regno di smeraldo è legato al mio regno
E la pietra della mia infanzia, con un velo sul mio corpo, è portata sulle ali del vento
Tra le estremità dei tuoi occhi le mie lacrime si versano
Nel silenzio del mio sogno roccioso

Nelle candele dell’anima

Dal libro “Figlia di Dio” ©

 

Desiderio di vita
Io, piccola ragazza, forgio nelle pozze del cielo
Come un uccello annegato nell’amore, chiudo gli occhi
Porto il mio cuore al silenzio che rompe
Attraverso il mondo.

Lui, il creatore del mondo che dimora per sempre
Eleva la mia anima dalle ali della morte
Minaccia di raccolgermi
E il flusso del mio desiderio,
Il mio dolore è avvolto
La mia preghiera danzante
È desiderio di vita

Dal libro “Figlia di Dio”

Una donna come un ruscello nel deserto

Con la lettera dell’amore, accompagnando il violino dell’eternità
Ricamando melodie sul mio corpo nudo;
Le parole del cielo
I miracoli accadono;
Il sole separa il mondo
Ruggisco silenziosamente, nuda,
Intagliando le anime dell’esistenza,
I santi volteggiano accovacciati con guanti da pioggia
Rianimando la culla delle acque
Attraversando il mio vestito,
Il mio cuore, nella sabbia riscaldata,
La notte incanta la consolazione,
Il silenzio delle illusioni umane
Il vento della creazione corre nella sua bellezza vincolata,
Verso la costa montuosa
Sono ora infranta; donna
Come un ruscello nel deserto.

Dal libro “Figlia di Dio”

 

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