Saturno Magazine, Articolo: UNA MOSTRA TRA POESIA E ARTE

UNA MOSTRA TRA POESIA E ARTE

TRA I QUADRI E LE POESIE DELL' ARTISTA ITALO -ALBANESE BESNIK SOPOTI
 
 
DA ELDA KEÇI NOVELLI
 
 
Nella città medievale di Modugno, pochi chilometri da Bari, si è inaugurato nel mese di luglio 2025 la mostra di un artista, giornalista, scrittore, poeta, traduttore italo-albanese, Besnik Sopoti.
Un evento promosso dall'Associazione Culturale Piazza Pubblica con Presidente Roberto Signorile, ringraziandolo per la sua sensibilità di promuovere l'arte, artisti, sport e cio' che è bello e positivo in questa città, dal Comune di Modugno rappresentata dalla Scultrice e Consigliere del Comune della città, Antonella Ventola la quale ha curato la parte introduttiva dell' evento e della conoscenza artistica e il contatto con l'artista Besnik Sopoti. Hanno partecipato la Prof.ssa Mirella Casamassima, Docente di Storia dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Bari, il Critico letterario, Francesco Taldone il quale ha curato il Reading poetico commentando quello che voleva esprimere il poeta Besnik Sopoti. Era presente con il suo intervento anche la giornalista Elda Keci la quale ha parlato della vita dell' artista durante il periodo del regime comunista in Albania. Un evento culturale ricco messo a disposizione del pubblico la creatività artistica e poetica di Besnik Sopoti. È un archivio, un serbatoio inimmaginabile - ha sottolineato il Critico letterario Francesco Taldone. Ed è proprio così poiché Besnik Sopoti nato in Albania, a Tirana da padre albanese, Masar Sopoti, giornalista e direttore della stampa albanese, scrittore e traduttore noto per aver tradotto Gabriele D'Annunzio in lingua albanese per la "Gazzetta del Mezzogiorno" di Bari dove ha lavorato. Nella casa dell' artista è stato fondato a Tirana il giornale settimanale politico - culturale "BASHKIMI" ("UNITA' ") nel 1924.
 
Tornando al nostro artista, Besnik Sopoti con la madre italiana che ha saputo trasmettere la cultura italiana nell' Albania degli anni di chiusura, ha vissuto come "intellettuale proibito". Dal 1991 si trasferisce nella città di Modugno (BA). Nonostante è nato a Bari e con radici italiane, per anni è stato privo della cittadinanza, a causa della legge, ma il Comune di Modugno gli ha conferito la cittadinanza onoraria dal 2013 riconoscendone l'alto profilo umano e artistico.
 
In Italia ha collaborato con diverse testate, tra cui La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Secolo d'Italia, La Vallisa ecc. La sua attività letteraria spinto dal suo amico Petro Zheji, (noto linguistico albanese, traduttore, filosofo e autore)e la sua pittorica è stata premiata fin dal 1993 ( Premio Rovini, Internazionale Granchi) e riconosciuto anche a livello locale con pubblicazioni e mostre, tra cui "L'Albero dei Sogni". Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio " Giglio del Sud", il "Premio Pulcinella" per il suo contributo presso il campo profughi di Bari- Palese.
Besnik Sopoti dipinge da più di trent'anni e la sua pittura attraversa buona parte della sua vita divisa tra Albania e l'Italia racconta la condizione difficile e rifugiandosi nella poesia crea il suo sogno, la sua ipotesi di vita fatta di colore e luce. La sua sfida è la conquista della luce, quasi una ferrea volontà di uscire dal buio e dalle oscurità dell' Albania tormentata di quei anni.
 
L'intervento della prof.ssa Mirella Casamassima è stato molto importante per avere un quadro completo del interpretazione dell' arte di Sopoti.
Quello che ella ha sottolineato è che le opere di Besnik ispirate dall'arte astratta di Vasilij Vasil'evič Kandinskij, (il primo artista del movimento astrattista, pittore russo naturalizzato francese), echeggiano quella voglia distacco dalla realtà verso il colore - suono, le vibrazioni dell'anima.
Il suo vivere in una casa piena di dipinti e di tele che rispecchia la sua conoscenza dell'arte contemporanea e in questa esposizione erano dipinti che appartengono agli anni '70 -'80 che rappresentano l'arte del realismo socialista e opere degli anni '90 e in poi che rappresentano sogno, colore, luce.
 
Incontrare artisti come Besnik Sopoti aiuta a riflettere nel senso buono della parola. Riflettere per ciò che ha vissuto la generazione di quelli anni e la cosa bella è che egli ha saputo trasformare la sua rabbia, il suo dolore nell'arte, con la sua bravura esprimendo la libertà è che questa libertà l'ha trovata in Italia, a Modugno. Un uomo ricco di sentimenti artistici proiettati nel futuro e che per le generazioni future diventa un messaggio chiaro, quant'è importante essere liberi di esprimersi, apprezzare la libertà. Un personaggio che ci rende orgogliosi e onorato di averlo incontrato.
 
Le due serate dedicate all'esposizione delle opere di Besnik Sopoti sono terminate con rinfresco e degustazione di olio extravergine di oliva Del Baffo, tipico della zona e con il concerto del esibizione meravigliosa della tribute band di Mina& Battisti Insieme con la cantante Liliana Schiavone.
 
Vorrei concludere von questo pezzo dalla poesia di Sopoti: "Il mio sogno"
...Il mio sogno ha occhi di primavera/e i capelli diventano/ piante/alberi/fiori...
 

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