Saturno Magazine, Articolo: ANGELI E DEMONI

ANGELI E DEMONI

 

Mi presento: 

Sono Brenda Biasco : penna curiosa, lettrice vorace e osservatrice instancabile.
Una Laurea in Archeologia, una in Storia dell'Arte e nel mezzo due anni a Londra, città che mi ha
spalancato le porte dell’arte contemporanea e delle sue infinite sfumature.
Da allora scrivere d'arte è diventata una necessità: non solo la descrivo, ma la interrogo, la ascolto e
dialogo con gli artisti per scoprire la poetica che si cela dietro ogni gesto creativo.

 

Angeli & Demoni

Titolo: "Angeli e Demoni: dicotomia tra Luce e Oscurità nella Storia dell’Arte"

 

Nel corso della storia dell’arte, pochi dualismi hanno esercitato un fascino tanto persistente quanto il binomio “angeli-demoni”. Tali figure contrapposte costituiscono archetipi del bene e del male, incarnazioni visive di tensioni spirituali, filosofiche e morali. Queste entità sovrannaturali hanno attraversato i secoli plasmando visioni estetiche, influenzando le varie culture e religioni, trasformandosi nel tempo in simboli polisemici di un'umanità perennemente sospesa tra bene e male, luce e ombra, salvezza e dannazione.

Prima ancora che il cristianesimo li codificasse in forme canoniche, gli angeli e i demoni avevano già un posto nell’immaginario religioso dell’antichità. Nel Mazdeismo persiano, esisteva infatti la filosofia del dualismo cosmico tra Ahura Mazda, spirito del bene, e Angra Mainyu, spirito del male.

Con l'avvento del Cristianesimo, tale contrapposizione assunse un impianto morale e iconografico più definito: gli angeli divennero messaggeri divini, gerarchie celesti ordinate, mentre i demoni venivano identificati come angeli caduti guidati dalla figura di Lucifero.

Nel Medioevo, l’arte sacra fu strumento didattico e spirituale. Gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni (1305 ca.) rivelano angeli solenni e demoni grotteschi, con una potenza narrativa capace di incutere timore e devozione.

Nel corso del Rinascimento, il concetto di bellezza ideale trasforma anche queste entità ultraterrene. Gli angeli, nei dipinti di RaffaelloBotticelli e Leonardo, assumono sembianze umane perfette, eteree, e diventano simboli della luce intellettuale e spirituale. Il demoniaco, tuttavia, non scompare: nelle incisioni di Dürer e nelle visioni oniriche di Bosch, i demoni tornano come metafore del caos interiore e del peccato.

Durante il periodo Barocco, l'angelo diventa veicolo di estasi mistica: basti pensare all’Estasi di Santa Teresa di Gian Lorenzo Bernini, emblema di sublime sensualità spirituale.

Infine, nel Novecento e oltre, angeli e demoni entrano nel territorio dell’inconscio, della psicoanalisi e del simbolismo, non essendo più solo messaggeri divini, ma anche presenze interiori, **manifestazioni dell’Io superiore-**come in Paul Klee o Marc Chagall-.

Angeli e demoni non sono semplici creature fantastiche: sono metafore potenti, archetipi universali, riflessi della complessità umana. Attraverso le epoche, l’arte li ha plasmati come strumenti per comprendere l’invisibile ed esorcizzare il male, inserendoli nella sfera mitopoietica del sacro. Oggi, in un mondo secolarizzato, ritornano mutando in nuove metamorfosi, confermando che la lotta tra luce e ombra è una realtà non solo spirituale, ma profondamente umana. Ed è per questo motivo che, in occasione della Rome Art Week 2025, la Galleria IL LEONE (in via Aleardo Aleardi 12) ha deciso di esporre le opere di artisti internazionali che si sono lasciati ispirare proprio dalla relazione tra bene e male, luce e ombra, angeli e demoni; cercando di reinterpretare in chiave introspettiva ed innovativa un tema tanto complesso quanto longevo. Spetta ai contemporanei dunque il dovere di ricercare un equilibrio tra questi poli antitetici, ovvero di accoglierne con consapevolezza le differenze, la molteplicità e la loro complessità.

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