Muhammad Gaddafi Masoud: Voce Libica tra Teatro, Poesia e Libertà
Dalla città di Garian, tra montagne aspre e memoria culturale, Muhammad Gaddafi Masoud ha tracciato un percorso artistico e intellettuale che unisce teatro, parola e resistenza. Poeta, giornalista e drammaturgo, ha saputo trasformare l’assenza di sostegno istituzionale in forza creativa, diventando un ponte tra la Libia e il mondo arabo.
La sua scrittura, nutrita da nostalgia e inquietudine esistenziale, mescola arabo classico e colloquiale, immagini essenziali e profondità lirica. Questa dualità gli consente di parlare a un pubblico ampio, dai lettori locali agli intellettuali internazionali.
Ospitato dalla Radio Internazionale di Monte Carlo e da emittenti libiche, Masoud ha dimostrato che la parola, anche in tempi difficili, può aprire porte alla bellezza, al pensiero e all’umanità.
La sua opera non è solo letteratura: è testimonianza, specchio e motore di realtà. Una voce che illumina la memoria letteraria araba e afferma, con forza e grazia, che la libertà può abitare la poesia.
Muhammad Gaddafi Masoud: Un poeta la cui anima dimora nel teatro e le cui parole echeggiano libertà Un viaggio da Garian al mondo: teatro, parole e libertà Aziza Hussein / Libia
Dalla città di Garian, dove le montagne impervie si fondono con un ricco patrimonio culturale, nasce nel 1978 il poeta, giornalista e drammaturgo Muhammad Gaddafi Masoud. Inizia la sua formazione nelle scuole della sua città natale, per poi trasferirsi nella capitale, Tripoli, dove studia teatro per quattro anni presso l’Istituto di Musica e Teatro Jamal al-Din al-Melladi. Per lui, il teatro diventa una finestra sull’umanità e una voce per la vita e l’espressione libera.
Gli inizi: scarabocchi in arabo colloquiale e i semi della poesia
Alla fine del 1995, Gaddafi comincia a scrivere brevi testi in arabo colloquiale, annotando pensieri e impressioni. Nel 1996 incontra i suoi mentori letterari: i poeti Saad Ahmed al-Ghati e Misbah al-Bousifi. Grazie a loro entra nel mondo delle riviste letterarie, scrive poesie e racconti brevi, e partecipa a serate poetiche a Tripoli e Garian. Questo periodo rappresenta una fase formativa fondamentale per lo sviluppo della sua sensibilità letteraria e culturale, aprendo la strada alla sua futura e riconosciuta presenza nella scena letteraria libica.
Primi traguardi letterari: Il Festival del Fiume Artificiale e l’Associazione degli Scrittori
Nel 1997, Muhammad Gaddafi Masoud partecipa al Festival del Fiume Artificiale per i Talenti Letterari a Bengasi, dove incontra diversi scrittori affermati e pubblica le sue prime poesie sui giornali locali. Da allora si dedica con costanza alla lettura e alla partecipazione agli eventi letterari dell’Associazione degli Scrittori di Tripoli, che gli permettono di ampliare i suoi orizzonti culturali e continuare a scrivere opere teatrali e poesie mentre prosegue gli studi in teatro.
Giornalismo e cultura: il viaggio della parola scritta
Gaddafi Masoud inizia la sua carriera giornalistica scrivendo per testate come Al-Shams, Al-Fajr Al-Jadeed e Al-Jamahiria. Nel 2000, anno del suo diploma, pubblica la sua prima intervista — con uno scrittore libico — sul quotidiano londinese Al-Arab. Continua a collaborare con numerosi giornali e riviste arabe e internazionali, tra cui Al-Zaman (edizioni di Londra e Iraq), Al-Quds Al-Arabi, la rivista libanese Al-Jil, Al-Rafid di Sharjah, e testate provenienti da Tunisia, Egitto e Iraq. Conduce interviste con importanti figure arabe nei campi culturale, intellettuale e politico, affermandosi come ponte tra la Libia e il mondo arabo.
Superare gli ostacoli: perseveranza in mezzo alla repressione
Gaddafi non riceve alcun sostegno dalle istituzioni ufficiali di Gharyan; al contrario, affronta ostacoli e conflitti con alcuni funzionari locali. Nel 1997 viene convocato più volte dai servizi di sicurezza della città, e nel 2000 viene trattenuto per due giorni presso la stazione di polizia di Gharyan con l’accusa di diffamazione contro il responsabile dell’ufficio stampa. Viene rilasciato dalla procura di Gharyan, ma non smette di scrivere né di organizzare serate poetiche. Collabora con il regista Mohamed Barakat alla pièce Successione, presentata al Festival Nazionale del Teatro di Tripoli nel 1999. È anche tra i fondatori del Living Theater Group di Gharyan, che non riceve alcun supporto ufficiale, e continua le sue attività teatrali e culturali nonostante le difficoltà. Nel 2005, insieme al Professor Abdulhamid Akir, fonda la sezione di Gharyan dell’Associazione Nazionale per il Benessere Giovanile, organizzando numerose attività culturali che culminano in una stagione culturale completa nel 2010, da lui personalmente curata.
Poesia: tra arabo classico e colloquiale
Le sue opere pubblicate includono: Mi sono svegliato con gioia (poesie in arabo colloquiale, 2006) Per coloro che divergono nelle prospettive (poesie, 2007) I miei dialoghi con loro (interviste a intellettuali arabe, 2008)
Le sue poesie sono apparse su numerosi giornali e riviste arabe, e critici provenienti da Libia, Egitto, Iraq, Tunisia e Marocco hanno scritto sul suo lavoro. Alcuni suoi testi sono stati inclusi in studi critici e enciclopedie arabe e internazionali. Le sue opere sono state tradotte in inglese, italiano, spagnolo e albanese, e pubblicate in Italia, Spagna, Argentina, Stati Uniti, Cina, Polonia, Romania, Germania e Francia.
Traduzione e presenza internazionale
La Radio Internazionale di Monte Carlo lo ha ospitato nel 2008 e nel 2022, insieme a numerose interviste trasmesse dalle emittenti radiofoniche libiche. Il suo lavoro è diventato un modello per gli intellettuali libici, dimostrando come, nonostante la mancanza di sostegno istituzionale, si possa raggiungere un pubblico globale mantenendo autenticità e integrità nella scrittura.
Lettura critica e percorso intellettuale
L’opera di Muhammad Gaddafi Masoud supera i confini locali, rappresentando un viaggio di esplorazione nell’umanità, nella patria e nell’esistenza. I suoi testi fondono nostalgia e angoscia esistenziale, immagini concise e linguaggio essenziale, arabo colloquiale e classico, conferendo alla sua poesia profondità e significati stratificati.
Questa dualità linguistica gli consente di rivolgersi a un pubblico ampio, dai lettori locali agli intellettuali arabi e internazionali. Gaddafi Masoud è l’esempio di un intellettuale libico che, nonostante ostacoli e difficoltà, ha tracciato un percorso artistico e culturale distintivo. Poeta, giornalista e drammaturgo, unisce palco e parola, arabo classico e colloquiale, prospettive locali e globali.
È una voce che illumina la memoria letteraria araba, affermando che… le parole, indipendentemente dalle circostanze, hanno il potere di aprire porte più ampie al pensiero, alla bellezza e all’umanità.
Muhammad Gaddafi Masoud: A Poet Whose Soul Resides in Theatre and Whose Words Echo Freedom
A Journey from Garian to the World: Theatre, Words, and Freedom
Aziza Hussein / Libya
From the city of Garian, where the rugged mountains meet the rich cultural heritage, the poet, journalist, and playwright Muhammad Gaddafi Masoud was born in 1978. He began his education in the schools of his hometown, then moved to the capital, Tripoli, where he studied theatre for four years at the Jamal al-Din al-Melladi Institute of Music and Theatre. For him, theatre became a window to understanding humanity and a voice for life and free expression.
The Beginnings: Scribblings in Colloquial Arabic and the Seeds of Poetry
At the end of 1995, Gaddafi began writing short pieces in colloquial Arabic and jotting down his thoughts. In 1996, he found his literary mentors: the poets Saad Ahmed al-Ghati and Misbah al-Bousifi. Through them, he was introduced to the world of literary magazines, wrote poetry and short stories, and participated in poetry evenings in Tripoli and Garian. This period was a formative stage in developing his literary and cultural sensibility, paving the way for his later prominent presence in the Libyan literary scene.
Early Literary Milestones: The Artificial River Festival and the Writers' Association
In 1997, he participated in the Artificial River Festival for Literary Talents in Benghazi, where he met several well-known writers and published his first poems in local newspapers. Since then, he has been dedicated to continuous reading and attending literary events at the Writers' Association in Tripoli, which allowed him to broaden his cultural horizons and continue writing plays and poetry while studying theatre. Journalism and Culture: The Journey of the Written Word
Gadhafi Masoud began his journalistic career writing for newspapers such as Al-Shams, Al-Fajr Al-Jadeed, and Al-Jamahiria. He published his first interview, with a Libyan writer, in the London-based Al-Arab newspaper in 2000, the year he graduated from the institute. He continued writing for various Arab and international newspapers and magazines, including Al-Zaman (London and Iraqi editions), Al-Quds Al-Arabi, the Lebanese magazine Al-Jil, Al-Rafid magazine from Sharjah, and newspapers from Tunisia, Egypt, and Iraq. He conducted interviews with prominent Arab figures in various cultural, intellectual, and political fields, thus establishing himself as a bridge between Libya and the Arab world.
Overcoming Obstacles: Perseverance Amidst Repression
Gadhafi received no support from official institutions in Gharyan; instead, he faced obstacles and conflicts with some local officials. He was summoned for questioning several times in 1997 by the security services in the city, and was detained for two days at the Gharyan police station in 2000 on charges of defamation against the head of the media office. The Gharyan prosecutor's office released him, but he did not stop writing or organizing poetry evenings. He collaborated with director Mohamed Barakat on the play "Succession" for the 1999 National Theater Festival in Tripoli. He was also one of the founders of the Living Theater Group in Gharyan, which received no official support, and he continued his theatrical and cultural activities despite the challenges. In 2005, he and Professor Abdulhamid Akir established the Gharyan branch of the National Youth Welfare Association, organizing various cultural activities, culminating in a comprehensive cultural season in 2010, which he personally oversaw. Poetry: Between Classical and Colloquial Arabic
His published works include:
(I Woke Up with Joy) (Colloquial Arabic poems, 2006)
(For Those Who Differ in Their Perspectives) (Poetry, 2007)
(My Dialogues with Them) (Interviews with Arab intellectual women, 2008)
His poems have been published in numerous Arab newspapers and magazines, and critics from Libya, Egypt, Iraq, Tunisia, and Morocco have written about his work. Some of his texts have been included in critical studies and Arab and international encyclopedias. His works have been translated into English, Italian, Spanish, and Albanian, and published in Italy, Spain, Argentina, the United States, China, Poland, Romania, Germany, and France.
Translation and International Presence
Monte Carlo International Radio featured him in 2008 and 2022, along with numerous interviews on Libyan radio stations. His work has become a model for Libyan intellectuals, demonstrating how, despite a lack of institutional support, one can reach a global audience while maintaining authenticity and integrity in their writing.
Critical Reading and Intellectual Journey
The work of Mohammed Qaddafi Masoud transcends local boundaries, representing a journey of exploration into humanity, homeland, and existence. His texts blend nostalgia and existential angst, concise imagery and economical language, and colloquial and classical Arabic, giving his poetry depth and multifaceted meaning. This linguistic duality allows him to address a broad audience, from local readers to Arab and international intellectuals. Mohammed Qaddafi Masoud is an example of a Libyan intellectual who, despite obstacles and difficulties, has forged a distinctive artistic and cultural path. A poet, journalist, and playwright, he unites stage and word, classical and colloquial Arabic, and local and global perspectives. He is a voice that illuminates the Arab literary memory, affirming that... Words, regardless of the circumstances, have the power to open wider doors to thought, beauty, and humanity.
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