La Corea del Sud ha guadagnato notorietà negli ultimi anni come uno dei paesi più tecnologicamente avanzati e con una cultura pop vibrante, grazie a fenomeni come il K-pop e il cinema coreano. Tuttavia, dietro questa immagine scintillante si cela un problema grave e persistente: l'alto tasso di suicidi tra giovani e celebrità.
Uno dei motivi principali dell'alto tasso di suicidi in Corea del Sud è la pressione sociale e culturale. I giovani sudcoreani affrontano aspettative enormi in termini di rendimento scolastico, successo professionale e conformità sociale. Le scuole e le università sono altamente competitive, con studenti che dedicano molte ore allo studio, spesso a scapito del sonno e della salute mentale.
Il peso delle aspettative può essere schiacciante. I giovani sono spesso spinti a ottenere voti eccellenti e a entrare nelle università più prestigiose, il che può portare a un senso di fallimento e isolamento quando non riescono a raggiungere questi obiettivi. La mancanza di sistemi di supporto psicologico efficaci e la stigmatizzazione della salute mentale aggravano la situazione.
La Pressione sulla Fama. Le star del K-pop e gli attori sudcoreani affrontano un ulteriore livello di pressione. La cultura della celebrità in Corea del Sud è intensamente scrutinante, con i fan e i media che analizzano ogni aspetto della vita privata delle star. Le aspettative di mantenere un'immagine perfetta possono essere estenuanti e portare a una significativa pressione psicologica.
Gli artisti sono sottoposti a contratti rigorosi con le agenzie di intrattenimento, spesso con orari di lavoro eccessivi e limitata autonomia. Inoltre, l'uso dei social media espone le celebrità a commenti negativi e cyberbullismo, che possono contribuire a sentimenti di ansia e depressione.
Il governo sudcoreano ha riconosciuto il problema e ha implementato alcune misure per affrontarlo. Sono stati avviati programmi di sensibilizzazione sulla salute mentale e di prevenzione del suicidio, con l'obiettivo di ridurre lo stigma associato alla ricerca di aiuto. Inoltre, alcune agenzie di intrattenimento hanno iniziato a offrire servizi di consulenza psicologica alle loro star, riconoscendo l'importanza della salute mentale.
Nonostante questi sforzi, la strada da percorrere è ancora lunga. Per affrontare efficacemente il problema, è necessaria una trasformazione culturale che abbracci il valore della salute mentale e riduca le pressioni sociali. Educare i giovani e le loro famiglie sull'importanza del benessere emotivo, promuovere ambienti scolastici e lavorativi più sani, e incoraggiare le celebrità a condividere le loro esperienze sono passi fondamentali verso una Corea del Sud più sana e resiliente.
Negli ultimi anni, diversi i personaggi amati dal pubblico giovanile e non, che si sono tolti la vita lasciando un ombra di dispiacere e dolore, oltre alla rabbia.
Sulli (Choi Jin-ri): Ex membro del gruppo femminile f(x), Sulli si è suicidata nell'ottobre 2019. Sulli era conosciuta per la sua apertura e schiettezza, ma aveva anche affrontato pesanti critiche e cyberbullismo a causa delle sue scelte personali e del suo comportamento sui social media.
Goo Hara: Membro del gruppo femminile Kara, Goo Hara è stata trovata morta nel novembre 2019, poco dopo la morte di Sulli. Goo Hara aveva condiviso una stretta amicizia con Sulli e aveva anche affrontato notevoli problemi personali, tra cui un caso di violenza domestica e cyberbullismo.
Kim Jong-hyun: Membro del famoso gruppo SHINee, Jonghyun si è suicidato nel dicembre 2017. Era noto per il suo talento musicale e per il suo carattere sensibile. La sua morte ha scosso profondamente il mondo del K-pop, portando alla luce la pressione costante a cui sono sottoposti gli artisti.
Un caso recente è quello dell'attore Lee Sun-kyun, noto per il suo ruolo nel film vincitore dell'Oscar "Parasite". Lee Sun-kyun, 48 anni, è stato trovato morto in un parco a Seoul il 27 dicembre 2023. Secondo le fonti, il suo manager aveva chiamato aiuto dopo che l'attore aveva lasciato casa, lasciando quella che sembrava una nota suicida.
Questo evento ha portato l'attenzione sulle pressioni e sulle indagini che l'attore stava affrontando a causa delle accuse di uso di droga. La Corea del Sud ha norme molto severe contro l'uso di sostanze stupefacenti, e Lee Sun-kyun aveva subito interrogazioni da parte della polizia riguardo al suo presunto coinvolgimento in questioni legate alla droga.
I suicidi tra le celebrità in Corea del Sud sollevano questioni riguardo alle pressioni che gli artisti affrontano, tra cui il controllo pubblico, le aspettative elevate e le rigorose norme sociali. Questi fattori, contribuiscono alla problematica crescente dei suicidi nel settore dell'intrattenimento coreano, ma anche tra giovani studenti.
Fondato da: Francesca Gallello
© 10-2024 Design by Artvision.
All Rights Reserved.