Saturno Magazine, Articolo: NURI PLAKU

NURI PLAKU

CICLO POETICO DAL POETA ALBANESE NURI PLAKU

 

 

Il poeta e scrittore albanese Nuri Plaku è nato nel 1954 a Marinëz (Fier di Albania). 

 

"La maggioranza dei poeti albanesi contemporanei confonde la propria voce in un vasto coro ermetico e post-ermetico (ci sono anche, in minoranza, poeti che restano fedele al realismo s’intende, in una forma moderna).

Stranamente i poeti albanesi hanno realizzato maggiormente sé stessi nel cinquantennio della dittatura. L’atmosfera della relativa libertà dell’ultimo venticinquennio (a cavallo fra due secoli) ha dato vita a pochi fiori lirici con un proprio colorito ed un proprio aroma. Nuri Plaku peró si distingue fra di essi per una particolarità della sua poesia che profuma di mare e di olivi ed ha una problematica esistenziale e un’impronta albanese.

Umberto Saba, originalissimo poeta ermetico lui stesso, diceva: “I poeti (questo lo sanno tutti) sono egocentrici. Per essi il mondo esterno esiste; solo gira esclusivamente intorno alla loro persona. I filosofi (metafisici) avevano fatto un passo più innanzi nel cammino della regressione: erano egocosmici.”

Nella poesia di Nuri Plaku s’intersecano l’egocentrismo dell’io lirico con l’egocosmicità del poeta filosofo.

Nuri Plaku ha una sua propria poesia erotica che canta la fanciulla e la donna nellla sua bellezza fisica e spirituale, più simboleggiata che dipinta, più condensata che analizzata. È una poesia che rifugge dalle esagerazioni erotiche, molto diffuse nella poesia albanese contemporanea, collegate all’infrangersi dei tabù tradizionali, ma anche destinate a catturare l’attenzione del lettore. È una poesia di una nobile spiritualità.

Si puó aggìungere che il poeta appartiene ai rari autori che cantano l’amore coniugale. Esso dipinge in una delle migliori poesie di questo volume (caffé turco a mezzanotte) una figura di donna che è compagna fedele e complice in ogni segreto, che fra il profumo del caffé e l’insonnia condivisa con l’uomo della sua vita, bella anche nei suoi capelli bianchi, sogna insieme al consorte l’avvenire che brilla negli occhi dei loro bimbi.

La poesia di Nuri Plaku è caratterizzata dalla drammaticità che non sfocia però in un pessimismo esistenziale."

 

 

UNA NOTTE CON TE 

 

Passai tutta la notte con te nella selva

del paradiso,

Voltando le foglie degli alberi 

una ad una

Per trovare il tuo nascosto sorriso.

 

Ma le foglie divenivano rosse farfalle

Come le tue labbra piene di baci

E fuggivano via spaventate

Lontano lontano

Fino al tradimento.

 

Poi venne l’alba e il bosco tornò tutto

Nella verde tenda della stanza.

Le farfalle divennero ricami di lenzuola

E tu

La luce fuggita da una stella.

 

L’indomani

Guardavo le palme delle mie mani

E le rivoltavo

Come due foglie di bosco.

 

 

 

SCOLPITA NELL’OLIVO 

 

 

L’olivo dove fu scolpita la tua icone inaridì

piano piano

E lo scalpello usato dal maestro s’arrugginì

E lo stesso maestro che lo fece invecchiò.

 

Solo tu restasti sempre fresca,

Degna di essere onorata di nuovo

Fra un legno, uno scalpello 

ed un maestro nuovo.

Ed io che serbo il tuo rimpianto segreto

Supplico Dio

Di trasformarmi in olivo.

 

 

ABBANDONO 

 

Una lontana luce si vestì di tramonto

Il tuo nome all’improvviso... 

divenne un sospiro.

 

 

TRE VIE 

 

 

Tre vie mi tengono crocifisso

Nella grande strada

Senza via d’uscita.

 

La Via Lattea,

La via delle piogge,

La via dell’infanzia ...

 

La Via Lattea

Divenne per me anello

Il giorno che mi feci sposo.

 

La via delle piogge

Mi pende dalle ciglia

Mutata in nero serpente.

 

La via dell’infanzia

Mi pare la bisaccia di mamma

I miei passi contenente.

 

 

CHE LUNGA STRADA 

 

Non so che creatura sono

Di pietra o di fango.

 

Una mi pare madre,

L’altra come padre.

Una mi pare venuta,

L’altra lunga fuga.

Il fango - vita

La pietra - eternità.

Fra i due

Un Dio o un uomo sta!

 

 

LA COSTOLA SEMINATA  

 

Cerco un azzurro indirizzo di fughe

Nascosto sotto le ali degli uccelli

Che mi porti

In un ardente letto di lampi.

 

Strapperò la mia costola dal corpo

Per seminarla

Perché nasca da lei

Un bel virgulto di donna.

 

E aspetterò

su di lei

Finché non nasca

La rosa rossa

Della mia morte.

 

 

Traduzione di Klara Kodra 

 

 

 

 

 

 

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