Nel cuore della campagna dell’Essex, a Borley, sorgeva una casa che avrebbe guadagnato fama mondiale come la più infestata d’Inghilterra. Costruita nel 1863 per il reverendo Henry Bull, il Borley Rectory sembrava destinato a una tranquilla vita parrocchiale. Ma ben presto, la quiete fu interrotta da eventi inspiegabili.
Campanelli che suonavano da soli, oggetti che volavano, scritte sui muri e apparizioni spettrali — tra cui quella di una monaca che camminava a testa china lungo un sentiero oggi noto come “il sentiero della monaca”. Secondo una leggenda locale, la suora fu murata viva dopo una tragica storia d’amore proibito con un cocchiere.
Negli anni ’30, il reverendo Lionel Foyster e sua moglie Marianne vissero nella casa e documentarono fenomeni inquietanti: libri lanciati da mani invisibili, getti d’acqua nel cuore della notte, e persino messaggi scritti da presunti spiriti. Marianne raccontò di aver visto una creatura simile a un enorme pipistrello aggirarsi nella casa.
Il caso attirò l’attenzione di Harry Price, celebre investigatore del paranormale, che nel 1937 affittò la casa e vi fece soggiornare 48 volontari per studiare i fenomeni. Le sue indagini, tra sedute medianiche e fotografie, alimentarono ancora di più il mito.
Nel 1939, un incendio distrusse il Borley Rectory. Ma le storie non si spensero con le fiamme. Ancora oggi, il suo nome evoca brividi e domande senza risposta.
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