Saturno Magazine, Articolo: HAN KANG

HAN KANG

Han Kang – Scrittrice e poetessa sudcoreana, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 2024.

 Il suo romanzo più celebre, La vegetariana, è un’opera intensa e disturbante che esplora il corpo femminile come forma di ribellione contro le norme sociali.

La sua scrittura è poetica, visionaria e profondamente emotiva.

Ma oggi voglio dedicare la mia attenzione ad un altro suo libro molto apprezzato è Atti umani,

che affronta il trauma collettivo del massacro di Gwangju con una prosa lirica e potente.

 

Per la rubrica LIBRI E AUTORI, oggi vi parlo di un libro che mi ha lasciata in silenzio a lungo dopo averlo terminato: Atti umani di Han Kang.

Dopo La vegetariana, ero preparata a un’opera intensa, ma non immaginavo di incontrare un dolore così potente, così necessario.

Atti umani racconta il massacro di Gwangju del 1980, un evento storico realmente accaduto in Corea del Sud, attraverso una struttura narrativa corale. Ogni capitolo è la voce di qualcuno che ha vissuto — e portato addosso — quel trauma: una madre, un amico, un’anima senza corpo, una redattrice sotto censura, la stessa autrice. È un’opera sulla memoria, sull’assenza, sul coraggio di portare avanti una testimonianza quando la Storia preferisce dimenticare.

La scrittura di Han Kang in questo libro è spoglia, dolente, tagliente come vetro. Non cerca metafore consolatorie, ma si fa carne e sangue, nel senso più letterale e metafisico del termine. Eppure, è anche una scrittura profondamente compassionevole, capace di accarezzare anche nelle ferite più aperte. Quello che ho trovato più disarmante è come il dolore dei personaggi sia anche il nostro. I giovani che popolano queste pagine non sono eroi mitici, ma ragazzi che potremmo incontrare oggi: pieni di sogni, desiderosi di giustizia, di verità, di libertà. E in un’epoca in cui parole come “diritti” o “memoria” sembrano a volte sbiadite, Atti umani arriva come un richiamo etico potente, che scuote e interroga.

Questo libro ci ricorda che dietro ogni dato storico ci sono corpi, voci, persone. Che la letteratura può essere non solo bellezza, ma anche responsabilità. Han Kang prende qualcosa di indicibile e ce lo restituisce nella sua forma più umana, senza retorica ma con una pietas rara.

Non è una lettura facile, ma è una lettura necessaria. E dopo averla affrontata, il mondo intorno appare un po’ più fragile, ma forse anche più degno di essere compreso.

 

Mettiti in contatto

Fondato da: Francesca Gallello

saturno.magazine@libero.it

(+39) Francesca 3383684998

© 08-2025 Design by Artvision.
All Rights Reserved.