IL POETA ALBANESE ARBEN ILIAZI VINCE IL PRIMO PREMIO D'ECCELLENZA AL CONCORSO INTERNAZIONALE "SERGIO CAMELLINI"
La giuria - categoria autori stranieri - del Concorso Internazionale Sergio Camellini, ha premiato con il primo premio, la poesia "ARRATISJE - FUGA" del poeta albanese Arben Iliazi. La poesia è stata tradotta in italiano dalla nota poetessa, promotrice culturale internazionale Angela Kosta.
Dr Regina Resta Presidente dell'Associazione VerbumlandiArtAps, e Marcella Camellini, hanno annunciato:
"Con grande gioia desideriamo condividere con voi risultati della prima Edizione del Premio Internazionale d'Eccellenza "Sergio Camellini".
La giuria ha vissuto momenti intensi nell'incontro con le opere presentate: ogni pagina, ogni riga, ogni pensiero portava con sé emozioni e riflessioni preziose.
A ciascuno di voi il mio più sincero e profondo ringraziamento: avete donato non solo il vostro talento, ma anche una parte autentica di voi stessi, arricchendo il Premio dell'Umanità e della Bellezza.
La Cerimonia di Premiazione, avrà luogo il 22 novembre 2025 nel Salone d’Onore di Palazzo Ducale dell’Accademia Militare - MODENA
Alle ore 10:00 è prevista una visita guidata ai principali monumenti della città di Modena.
Nel pomeriggio, prima dell'inizio della cerimonia, sarà possibile partecipare a una visita all'Accademia Militare prima di accedere al Salone d'Onore alle ore 16:30'.
Sarà una giornata di festa, all'insegna della cultura e dell'amicizia: un'occasione per incontrarsi, stringere la mano e festeggiare insieme non solo i vincitori, ma tutti i partecipanti, veri custodi della parola e dell'arte, nel ricordo del nostro caro amico Sergio Camellini.
ARBEN ILIAZI - ALBANIA
Arben Iliazi, nato a Saranda, è poeta, saggista e drammaturgo albanese. Dopo aver conseguito la laurea in Filologia presso l'Università di Tirana nel '88, ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore, ruolo che ha ricoperto fino al '91. Successivamente si è dedicato al giornalismo, lavorando come giornalista e caporedattore in vari quotidiani della capitale.
Arben Iliazi è conosciuto per il suo contributo alla letteratura albanese, con numerose pubblicazioni poetiche, saggi e opere teatrali.
Le sue raccolte poetiche includono: Vrundull (Eurorilindja, Tirana, 1994) e La saggezza del mare (Eurorilindja, Tirana, 1997), mentre il suo saggio più noto è Per la pace, contro la pace (Eurorilindja, Tirana, 1998).
Nel campo teatrale, ha scritto e messo in scena numerosi drammi, tra cui Cicerone fatto di plastilina (commedia, 1990), rappresentata al Teatro di Saranda con la regia di Thoma Milaj; Mio marito a chilometri zero (commedia, 2009), messa in scena al Teatro Aleksandër Moisiu a Durazzo, con la regia di Milto Kutali e Donard Hasani; L'ereditario (commedia, 2018), rappresentata al Teatro Nazionale con la regia di Milto Kutali; La farsa di corona (commedia, 2020), portata in scena al Teatro Zihni Sako Argirocastro, con la regia di Ledian Gjeçi.
Nel 2021, ha debuttato con il dramma Con un piede in Paradiso, presentato all'Atelier 31 a Tirana, con la regia di Milto Kutali. Un altro suo lavoro importante è Osman Taka, un dramma storico, presentato nel 2023 a Tirana,
diretto da Naun Shundi e la produzione di Alket Veliu. Delirium (2012) il suo noto lavoro, è stato valutato nella decima edizione dell'European Theatre Conversion (ETC) alla Biennale Theater di Wiesbaden, in Germania, dove Iliazi è stato proclamato uno dei 100 migliori autori europei.
Le sue opere teatrali sono state raccolte in cinque opere drammatiche (Neraida, 2003), mentre altre sue pubblicazioni includono: Spiritus (2004), La sciagura di Zululand (commedia, 2006) e Lo sposo d'Europa (commedia, 2007).
Arben Iliazi continua ad essere una figura nota e influente nel panorama culturale albanese, con una carriera che spazia dalla poesia al teatro, arricchendo la tradizione letteraria del suo paese.
FUGA
Ecco... finalmente anch'io
sto andando via... stanco
sulle conchiglie delle isole invisibili
verso il mio noto ignoto
dove le lune rancichiate sognano.
Il mare come sempre mi accompagna...
I pensieri emergono
morsicati dal dispiacere!
Dall’intensa angoscia bruciano le lacrime
sciogliendosi come l'onda sull'onda.
Sto andando via... eccomi sto andando...
da me stesso e dagli altri
con i miei segreti
per rimanere chiuso.
E con l'aurora
del giorno che non sorge
su di me piegato
con raggi di luce dorata
un miraggio appare
e come un faro scompare.
Sull'ego degli altri
mai mi vedrete...
(Traduzione e cura: Angela Kosta)
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