ALLISON GRAYHURST è stata nominata cinque volte per il premio "Best of the Net". Ha pubblicato oltre 1.400 poesie in oltre 530 riviste internazionali, tra cui traduzioni delle sue opere. Ha pubblicato 25 libri di poesie e 6 chapbooks. È una vegana etica e vive a Toronto con la sua famiglia. Scolpisce anche, lavorando l'argilla.
CHE COS'È
Che cos'è la fine
se non una decisione presa
su un balcone, durante una tempesta,
in solitudine - evocando
l’eterno e il limitato come un tutt'uno, in un unico
movimento rapido?
Cos'è la pace
se non un paesaggio
con alberi satelliti e una luna calda
accarezzando le praterie e il fiume
accanto alle praterie che ronzano
il suono del nervo elettrico
della sua esistenza?
Che cos'è l'inizio
se non il vuoto
dopo un diluvio o un incendio, restituendo
a Dio ciò che è sempre stato di Dio
e poi stare in piedi, forse fare un passo,
liberi e non protetti dalla gravità
e dal tempo?
Che cos'è ora
vedere mia madre cambiare,
deteriorarsi, avere sempre più bisogno,
soffrire sempre di più?
Avere il privilegio di amarla, di essere
il suo sole e la sua stella e la figlia
che la sua grande anima merita mentre si prepara
a partire, mentre intraprende questo viaggio -
lanciandosi un minuto chiara e confusa
un minuto dopo sottolineando le pieghe dei libri,
leggendo ad alta voce le parole del nostro Gesù -
grazia così grandiosa e divina, è terrificante
per entrambe noi, sapendo cosa ci aspetta,
confidando che il grande amore la porti
misericordiosamente e anche teneramente,
attraverso l'ultima porta.
QUELLA FINE
Quella fine era un suono,
una brezza tagliente che incrinava
la bara funeraria.
Ciò che l'amore poteva accadere, accadde
poi si espanse denso e burroso
come un sogno piacevole che si agita
nelle prime ore del mattino.
Ti tenevo per mano e tu brillavi
con una bella profondità tutta tua.
Quella fine è stata l'occupazione
in un lavoro mirato, significativo
che colpisce duramente e lateralmente.
Le tue mani sono quelle di un intellettuale, tenere
come lo sono sempre state.
Il blocco di cemento è passato.
Il cattivo odore che ripete la vergogna è sparito,
sostituito da un aroma edificante.
Ci apparteniamo l'un l'altra, sul bordo
di questa estasi inesperta, che inizia a germogliare,
a prendere corpo, a reclamare il nostro posto sul gambo -
alimentati dalla ricchezza ancorata in basso
e dal puro sole colorante, testimone.
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