LIGOR STAFA
TOCCO
Tocco la tua pelle, tinta del blu della natura, e un sorriso peccaminoso scivola clandestinamente tra noi.
Mi trasformo in un miscuglio di magia e fede,
in questa moltitudine di forme, stati.
Tocco la tua voce dentro la mia pelle,
la tua voce mi trasmette suoni minerali. Tocco la tua sete di leggere la copertina
di vaste immaginazioni.
Tocco quasi il tuo sogno blu
e il soffio delle sottigliezze mi scivola tra le mani.
Con fermezza, voglio sentire la tua esistenza, voglio essere di più.
Mi svuoto in te corpo e anima e credo che tu mi abbia plasmato dal nulla.
Poi mi hai amato, poi hai dispiegato davanti a me i contrasti infiniti del tocco.
(Adattamento in italiano a cura di Ukë Zenel Buçpapaj e Lucia Gaeta)